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La Via Francigena

Nome percorso: La Via Francigena

Tempo necessario: in auto percorso senza soste circa 30 minuti, con soste circa 1 giorno - a piedi senza soste circa 6 ore, con soste circa 3 giorni

La via Francigena è la più importante strada medievale che provenendo dalla Francia attraversava l’Italia fino a giungere a Roma. La sua origine risale all’Altomedioevo (VII-VIII secolo) quando i Longobardi espansero il loro dominio dall’Italia settentrionale a quella centrale e meridionale.

La via Francigena è la più importante strada medievale che provenendo dalla Francia attraversava l’Italia fino a giungere a Roma. La sua origine risale all’Altomedioevo (VII-VIII secolo) quando i Longobardi espansero il loro dominio dall’Italia settentrionale a quella centrale e meridionale.

Per ragioni politiche e naturali (presenza dei Bizantini e impaludamenti di molte aree) essi non poterono utilizzare le strade consolari di origine romana ma furono costretti a cercare un percorso alternativo, sicuro e lontano dai territori bizantini. Fu così che utilizzarono il percorso di Monte Bardone (Mons Langobardorum), fra Fornovo e Pontremoli, corrispondente all'attuale passo della Cisa, attraverso cui raggiungere la Tuscia che veniva attraversata per giungere a Bolsena e poi a Roma.

Quando poi ai Longobardi subentrarono i Franchi (VIII-IX secolo), il percorso venne ampliato e consolidato. Probabilmente fu allora che, con il consolidarsi dei traffici in direzione nord-sud, si impose anche il pellegrinaggio verso i luoghi sacri di Roma. La Francigena non va immaginata come una strada unica ma come una direzione, Un”territorio-strada” come è stato definito da alcuni, un insieme di percorsi usati in tempi diversi e con funzioni diverse, a seconda dei tipi di traffico e delle vicende politiche, topografiche e climatiche delle zone che attraversava.

La Via Francigena, arteria di traffici e di pellegrinaggio, divenne una via di collegamento importantissima fra il nord e il sud Europa e un fecondo terreno di scambio culturale.

Immaginiamo quindi un fascio di percorsi che in certi punti nodali si riuniva per poi ridividersi e collegare molte località poste lungo la direttrice, tra queste abbazie, monasteri, pievi, castelli e città. I nodi principali che la via attraversa in Val d’Orcia sono Torrenieri, San Quirico d’Orcia e Radicofani. Tra le più antiche testimonianze di uno dei percorsi della Francigena in Val d’Orcia vi è quella dell’anno 994 quando il vescovo Sigerico di Canterbury fa ritorno alla sua terra annotando le tappe del viaggio. In Val d’Orcia le sue annotazioni riguardano Radicofani, le Briccole e San Quirico d’Orcia. Il percorso che proponiamo ripercorre le soste toccate da Sigerico immaginando che per salire a Radicofani sia passato per il borgo di Callemala e che dopo la sosta alle Briccole abbia scelto di superare l’Orcia attraverso il ponte di Spedaletto per poi risalire il versante di San Quirico

Siti inclusi in questo Percorso

  1. Una delle immagini del Sito Briccole

    Briccole

    Nella zona che oggi si chiama ancora Podere Le Briccole si colloca il luogo di sosta tra San Quirico d’Orcia e Radicofani indicato per la prima volta come Abricula dal vescovo Sigerico nel suo viaggio lungo la Francigena svoltosi fra il 990 e il 994. Presso questa stazione sostò nel 1088 la contessa Matilde nel viaggio di ritorno da Roma e nel 1191 Filippo Augusto re di Francia di ritorno dalla terza crociata.

  2. Una delle immagini del Sito Radicofani

    Radicofani

    Un tratto importante della Francigena passava per Radicofani, un castello posto su un’alta collina a dominio della Val d’Orcia e della Valle del Paglia.

    Il castello di Radicofani è attestato sin dal 973, inizialmente è di proprietà imperiale ma per la sua straordinaria posizione è stato lungamente conteso fra i monaci di San Salvatore al Monte Amiata, gli Aldobrandeschi, i Manenti di Sarteano, la Santa Sede, i Salimbeni e il Comune di Siena. Solo alla fine del XV secolo la Repubblica senese se ne aggiudicò definitivamente il controllo, per passare poi, alla caduta della Repubblica senese, sotto il controllo di Firenze.

  3. Una delle immagini del Sito San Quirico d'Orcia

    San Quirico d'Orcia

    Il borgo di San Quirico d’Orcia ha da sempre rivestito un ruolo importante per l’area a sud di Siena sin dal XII secolo quando divenne residenza del funzionario imperiale.

    Il borgo è nominato già dall’altomedioevo così come la pieve di San Quirico nota dal 714. La sua storia è oltremodo collegata a quella della strada essendo l’ultimo avamposto prima dell’inizio di un tratto del percorso tra i più insicuri, quello che attraversava la Val d’Orcia.

  4. Una delle immagini del Sito Callemala

    Callemala

    Callemala o Callimala o Callis Malus è stato un antico borgo medievale di presunta origine romana, oggi scomparso, sulla via Francigena nella Valle del Paglia.

    Si può identificare con il toponimo Callemala la posizione dell’antico casale di Presoniano documentato nell’anno 830 per la presenza di una taverna. Callemala contiene nel nome l’indicazione di un tratto di strada certamente poco agevole cioè "strada cattiva".

  5. Una delle immagini del Sito Spedaletto

    Spedaletto

    Spedaletto è stata una delle principali grance dell’Ospedale di S. Maria della Scala di Siena, ma in precedenza, secondo alcuni già nell'altomedioevo, era uno spedale lungo la Francigena: l'hospitalis S. Nicolai, o del Ponte