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Santa Maria ad Tuoma (Podere Abbadia)

Titolo: Santa Maria ad Tuoma (Podere Abbadia)
Tipo:

Località:     Latitudine: 43.06776    Longitudine: 11.58127

Lungo la riva sinistra del torrente Tuoma si trovava nel Medioevo la chiesa di San Maria. Presso questa chiesa fu edificato un monastero ed un ospizio di eremiti camaldolesi noto fin dal secolo XI. Memoria di questo monastero si ritrova anche nel nome ancora conservato di una delle porte di San Quirico d’Orcia, quella appunto che guarda in direzione dell’antico monastero (Porta Camaldoli).

Lungo la riva sinistra del torrente Tuoma si trovava nel Medioevo la chiesa di San Maria. Presso questa chiesa fu edificato un monastero ed un ospizio di eremiti camaldolesi noto fin dal secolo XI. Memoria di questo monastero si ritrova anche nel nome ancora conservato di una delle porte di San Quirico d’Orcia, quella appunto che guarda in direzione dell’antico monastero (Porta Camaldoli). Fra le carte della Badia di San Mustiola all'Arco in Siena, della quale entrò a far parte il monastero di San Maria a Tuoma, se ne conservano alcune relative a quest'ultimo fin dal 1099. Interessante una del 1120 dove si parla di un'offerta di un pezzo di terra al monastero di San Maria a Tuoma nel piviere di San Quirico in Osenna. Da queste carte si evince che il monastero prima del XIII secolo era abitato da religiose camaldolesi. Dalle donne passò ai monaci camaldolesi di San Pietro in Campo, e infine ambedue passarono alla Badia di San Mustiola all'Arco in Siena. Il monastero di San Maria a Tuoma fu soppresso nel 1462 per decreto di Mariotto priore generale dell'Eremo di Camaldoli, con l'assenso di Pio II che lo riunì a San Mustiola all'Arco in Siena.

Il monastero è identificabile con l’attuale località detta Abbadia. Vi corrispondono una casa colonica e una piccola cappella di epoca moderna. Nelle murature sono presenti molti conci ben squadrati di arenaria e travertino provenienti dall’edificio medievale. Nell'aia è situato un grosso blocco di travertino fortemente abraso, di forma troncoconica e decorato a cordoni e una colonna in pietra ben lavorata.

Badia di San Mustiola all'Arco

La chiesa di S. Mustiola si trova adiacente all’ex convento dei camaldolesi di Porta all’Arco, poi Santa Mustiola all’Arco, infine della Rosa.

Il titolo “della Rosa” deriverebbe dal poggio chiamato Rosaio, fuori dell’antica porta di Siena, detta di Laterina, nelle vicinanze di Porta Tufi, ove già esisteva un insediamento camaldolese (dal 1337), i cui monaci si trasferirono nel 1554 nel convento che aggiunse alle antiche denominazioni quella di Abbazia della Rosa, subentrata poi alle altre. Il convento sorse alla fine del XII sec. e con il passare del tempo annoverò tra i suoi possessi diverse chiese ed abbazie del circondario senese tra le quali il monastero di S. Maria ad Tuoma. Fu soppresso nel 1810 dalle truppe di Napoleone.

Osenna

Toponimo di origine etrusca comparso dopo il 1000 nei testi scritti in associazione con la chiesa pievana di San Quirico in Osenna (nei testi medievali anche Ausinna e Nosenna e talora, con più clamorosa deformazione, Besena e Rosenna). Una vecchia tradizione trasmessasi a San Quirico d'Orcia riporta il toponimo Osenna come il nome di un torrente che scendeva dal poggio del Romitorio di San Rocco in direzione di San Quirico d'Orcia. In alcuni importanti documenti di età longobarda degli anni 714 e 715 il nome Osenna è invece associato ad un’altra pieve quella di S. Vito in Osenna, presente tra le pievi contese dai vescovi di Siena e di Arezzo. Tale pieve si identifica oggi con la chiesa di S. Rocco presso la località Romitorio a pochi chilometri a sud di San Quirico d’Orcia.