I Siti di Interesse presenti sulla Via Francigena ed attorno ad essa: schede informative con dati storici e documentali sulla loro origine e funzione, fotografie aeree e planimetrie degli edifici, indicazioni su come arrivarci.
Argiano
Il castello di Argiano risale al XII secolo, le prime notizie scritte sono però del 1208. Nel XV secolo il castello apparteneva alla famiglia senese dei Montanini.
Della fortificazione rimangono molti elementi ancora ben visibili. Il torrione, o mastio, di forma quadrata e parzialmente è ancora imponente, impreziosito da belle finestre con arco a tutto sesto e dotato di forte scarpatura dal lato a valle. Un piccolo cortile interno lo separa dall'area prettamente abitativa.
Campiglia d’Orcia
La prima attestazione del toponimo di Campiglia risale all’anno 973, quando Lamberto figlio di Ildebrando dei conti Aldobrandeschi vende al prete Roprando di Benedetto beni e proprietà nei comitati di Roselle, Sovana, Castro, Tuscania, Chiusi, Populonia e Parma; tra questi la “corte et roca de Campelli”.
Campigliola
Le vicende storiche di questa rocca isolata nel bosco sono strettamente collegate a quelle della vicina Campiglia d’Orcia. E’ in questo luogo che si identifica l’antico castello di Campiglia toponimo attestato per la prima volta nell’anno 973, quando Lamberto figlio di Ildebrando dei conti Aldobrandeschi vende al prete Roprando di Benedetto beni e proprietà nei comitati di Roselle, Sovana, Castro, Tuscania, Chiusi, Populonia e Parma; tra questi la “corte et roca de Campelli”.
Castiglione D'Orcia
La storia di Castiglione d’Orcia si intreccia a quella di Rocca d’Orcia molto vicine anche topograficamente. La struttura dell’abitato si concentra attorno alla rocca e al cassero che dominano da un’altura il circostante borgo.
Contignano
Contignano è uno dei luoghi dove si percepisce meglio che la via Francigena copriva l’intero territorio della Val d’Orcia, attraversata da tracciati principali e secondari, più o meno utilizzati. Il castello di Contignano si trova al centro di questi fasci di strade.
Esso è noto fin dal 1028 quando nei documenti si parla di terre et res ille de Cutegnano.
Montelifrè
Montelifrè nel Medioevo si chiamava Monterenfredi faceva parte dei castelli della Scialenga. Il castello insieme alle altre comunità della Scialenga entra a far parte del contado senese tra fine XII-inizio XIII secolo.
Montichiello
La prima attestazione storica di Monticchiello è nell'elenco dei castelli e delle corti cedute nel 973 dall'aldobrandesco Lamberto, figlio del marchese Ildebrando ad un certo prete Ropprando. Sino al Duecento la storia di questo importante castello, sede della chiesa battesimale di S. Leonardo (alla quale fu unita la più antica pieve di S. Maria dello Spino), rimane quasi del tutto ignota.
Poggio alle mura
Il castello di Poggio alle Mura è stata una proprietà ambita e contesa a lungo nei secoli. Il complesso si sviluppa perlopiù tra il IX ed il XIII secolo.
La prima citazione ufficiale è del 1318, anno in cui Poggio alle Mura appare all’interno del catasto descrittivo dell’epoca – la “Tavola delle possessioni”– come inserito amministrativamente nella curia di Camigliano ed appartenente agli eredi di messer Mino di Neri dei Ranuccini.
Radicofani
Un tratto importante della Francigena passava per Radicofani, un castello posto su un’alta collina a dominio della Val d’Orcia e della Valle del Paglia.
Il castello di Radicofani è attestato sin dal 973, inizialmente è di proprietà imperiale ma per la sua straordinaria posizione è stato lungamente conteso fra i monaci di San Salvatore al Monte Amiata, gli Aldobrandeschi, i Manenti di Sarteano, la Santa Sede, i Salimbeni e il Comune di Siena. Solo alla fine del XV secolo la Repubblica senese se ne aggiudicò definitivamente il controllo, per passare poi, alla caduta della Repubblica senese, sotto il controllo di Firenze.
Rocca D'Orcia, Tentennano
La Rocca d’Orcia o Rocca a Tentennano o Tintinnano, come si legge nei più antichi documenti, si erge su uno sperone a dominio della Valle dell’Orcia con un profilo caratteristico e riconoscibile.
San Quirico d'Orcia
Il borgo di San Quirico d’Orcia ha da sempre rivestito un ruolo importante per l’area a sud di Siena sin dal XII secolo quando divenne residenza del funzionario imperiale.
Il borgo è nominato già dall’altomedioevo così come la pieve di San Quirico nota dal 714. La sua storia è oltremodo collegata a quella della strada essendo l’ultimo avamposto prima dell’inizio di un tratto del percorso tra i più insicuri, quello che attraversava la Val d’Orcia.
Senzano
La prima notizia storica di una località detta Scisanu risale all’anno 988. Si tratta di una carta dell’archivio dell’abbazia di S. Salvatore al Monte Amiata dove si citano alcuni testimoni ad un atto che venivano ad alium casale Scisanu, ubi dicitur sanctus Stefanu. Si può ipotizzare che questo casale possa essere in relazione con la futura rocca di Senzano.